Si è conclusa la XIII edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea. Uno dei premi conferiti durante la serata finale è stato il Premio Antonino Di Vita, tradizionalmente assegnato a chi spende la propria professione nella promozione della conoscenza del patrimonio storico-artistico e archeologico. In questa edizione il destinatario dell’onorificenza è stato il prof. Giorgio Ieranò. Docente ordinario di letteratura greca all’Università di Trento, saggista e traduttore teatrale, ma anche giornalista e apprezzato comunicatore culturale, viene riconosciuto per la sua grande capacità di raccontare con acutezza ed efficacia il mondo antico e i miti che lo popolano alla luce del nostro tempo, dando vita a un fruttuoso dialogo tra epoche e offrendo spunti inediti su una pluralità di atteggiamenti, tensioni e sentimenti che caratterizzano l’animo umano.
Alla serata finale ha partecipato anche Eugenio Farioli Vecchioli, responsabile editoriale di RAI Cultura e vincitore del Premio Antonino Di Vita della scorsa edizione, quest’anno ospite della “Finestra sul documentario siciliano”. In anteprima rispetto alla messa in onda RAI, ha presentato il documentario Diario di uno scavo in Sicilia, firmato da Amalda Ciani Cuka, per il format Italia Viaggio nella Bellezza. Il documentario, che in qualche modo conferma un rapporto di collaborazione tra il Festival e la RAI, è dedicato agli scavi svolti a Chiaramonte Gulfi dall’Università di Bologna, durante l’ultima estate.
La giornata si era aperta con la consueta passeggiata alla scoperta di Licodia Eubea, curata dai soci dell’Archeoclub, per poi proseguire con le ultime proiezioni in concorso. Dopo Walking with Ancients di Robin Bicknell e The time they spent here di Edward Owles, l’ultima proiezione ha visto Antonio Martino, accompagnato dallo sceneggiatore Francesco Mollo, presentare Askàs, il canto della sirena.
Proprio il film di Antonio Martino è stato decretato vincitore del Premio ArcheoVisiva, assegnato dalla giuria internazionale di qualità, composta dalla regista greca Dyonisia Kopana, dalla direttrice artistica del MFEF di Spalato, Lada Laura, presenti in sala, e dalla regista e sceneggiatrice Sabrina Monno, in collegamento. Secondo la giuria, “il film è caratterizzato da un approccio registico sensibile e da una profonda conoscenza del linguaggio cinematografico. L’autore adopera con maestria e attenzione le immagini di repertorio e le integra nel racconto in maniera organica, valorizzando il lato emozionale della storia. La musica, scelta sapientemente, completa l’atmosfera del film, aggiungendo ulteriore profondità al racconto”. Al film di Shaun Clark, The beginning, è stata, inoltre, assegnata una menzione speciale.
La premiazione è stata preceduta dalla sessione “L’Archeoclub si racconta”, nella quale il Presidente dell’Archeoclub licodiano, Giacomo Caruso, ha intervistato Angela Roberto, Presidente della sede di Agrigento, terra natia di alcuni dei personaggi più importanti della cultura siciliana, come Pirandello, Camilleri e Tomasi di Lampedusa. Angela Roberto ha poi conferito il Premio Archeoclub d’Italia, assegnato al film più votato dal pubblico, al film Il Rinascimento nascosto. Presenze africane nell’arte di Cristian Di Mattia, dedicato ai personaggi afro-discendenti dell’Italia rinascimentale.
La XIII edizione del Festival si è caratterizzata per l’ampia partecipazione, tra il pubblico, degli studenti di diversi istituti scolastici siciliani, e per quella di alcune delegazioni artistiche legate ai film e ad alcuni Festival internazionali, come l’Agon International Archaeological Film Festival di Atene e l’International Archaeology Film Festival – MFAF di Spalato.
Il Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico, con la direzione artistica di Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele, è organizzato dall’Associazione Culturale ArcheoVisiva, in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia di Licodia Eubea e con il sostegno della Regione Siciliana, Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo – Sicilia Film Commission, del MiC-Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e del Comune di Licodia Eubea.
Da sinistra, Lorenzo Daniele, Maria Antonietta Rizzo Di Vita, Giorgio Ieranò, Alessandra Cilio e Giacomo Caruso